domenica

La Spal stende il Legnano e raggiunge la vetta


Una triletta spalanca la porta del primo posto in classifica

di Leonardo Rosa

Legnano e Spal si ritrovano di fronte allo stadio Mari. Non sono più i primi anni '50 quando ferraresi e lombardi, salivano a braccetto nella massima serie calcistica, però visti i tempi, possiamo dire che biancazzurri e lilla non se la passano male. In estate i lombardi hanno costruito una squadra di giovani, con l'obiettivo di guadagnarsi una salvezza tranquilla e magari di valorizzare qualche promessa tra le sue fila.

Allenatore del Legnano è Attilio Lombardo, funambolica ala destra della Sampdoria anni '90.

Dolcetti deve rinunciare a Schiavon, squalificato, e a La Grotteria, non al meglio fisicamente. Il mister schiera allora Savi, nella posizione di mediano basso, e l'inedita coppia Bracaletti-Moro a supporto del centravanti Arma, titolare dopo un paio di turni di riposo.

Dopo dieci minuti di gioco la Spal colleziona 3 azioni pericolose. Prima è Ghetti che spara di sinistro da fuori area, poi Arma si avvita su un bel colpo di testa, respinto da Ioime. Decisivo per i biancazzurri è il 12° minuto. Lancio lungo dalla retroguardia, il pallone raggiunge Bracaletti che dribbla un avversario e subito dopo fa esplodere un sinistro micidiale, che si insacca alle spalle del portiere lombardo: 1 a 0.

Dopo alcune scaramucce a centrocampo e qualche tentativo da parte dei lilla di riportarsi sotto, al 23' la Spal raddoppia. Arma ruba una palla a Battaglia, entra in area e con un prezioso esterno destro supera in bellezza Ioime. Evidentemente il centravanti marocchino era smanioso di dimostrare che quanto di buono aveva fatto prima di perdere il posto da titolare, a vantaggio di La Grotteria, non era certo frutto del caso.

E sempre Rachid Arma al 35' ha un'altra buona occasione, ma stavolta il pallone è deviato da Ioime.

Sul finale di tempo la Spal perde Bracaletti, autore del primo gol, per una botta sul collo del piede. Al suo posto l'ex genoano Martucci.

Prima del duplice fischio, Cazzamalli, sugli sviluppi di un angolo, allunga un pallone verso il secondo palo, dove è posizionato Arma. Ioime, intuisce la traiettoria e anticipa la punta spallina.

Secondo tempo senza particolari scossoni. Dopo pochi minuti Capecchi con buon tempismo, esce bene per sventare un bel cross di Nizzetto.

Al 7' i lilla rimangono in 10. Maggioni fa un'entrataccia su Moro. Il difensore, già ammonito, è spedito dall'arbitro negli spogliatoi.

Poco dopo ennesima occasione per la Spal, a suggello del suo dominio sul match. Punizione di Centi, respinta dell'estremo difensore, sul pallone giunge Arma, che non riesce però a ribadire in rete. Ma l'appuntamento con il terzo gol biancazzurro, è rimandato solo di pochi minuti. Contropiede da manuale della Spal: Centi, Moro, Arma, retroguardia del Legnano completamente in bambola e alla punta non resta che appoggiare in rete il pallone, per il suo settimo gol stagionale. Non male per un giocatore, Arma, che qualche mese fa giocava tra i dilettanti della Sanbonifacese. A questo punto, con il risultato acquisito, Dolcetti pensa a far riposare i suoi gioielli. Arma lascia il posto a Quintavalla, con Moro centravanti. Il Legnano gioca senza alcuna convinzione, mentre la Spal non ha alcun interesse a spremersi ulteriormente e si concede perfino un po' di accademia.

L'ultimo brivido, paradossalmente, lo riserva... l'arbitro. Il signor Stefanini, giusto al 45' si ferma per crampi ad un polpaccio. Sulla schiena degli spallini corrono brividi freddi, memori della gara interna con la Cremonese, sospesa proprio per un infortunio al direttore di gara. Ma stavolta match e soprattutto risultato non sono in pericolo. Visto anche il minutaggio, l'arbitro stringe i denti per gli ultimi giri di lancetta e conclude regolarmente la gara, sancendo la vittoria della Spal.

Negli spogliatoi, nel dopo partita, Pierbortolo Pozzi ha parlato di salvezza ancora aritmeticamente da raggiungere per la Spal. Ma i fatti dicono anche che i biancazzurri, con questa vittoria e complice il pareggio interno della Pro Patria col Verona, tornano in vetta alla classifica di Prima Divisione (ex Serie C1) che mancava addirittura dal '99.

Un risultato in qualche modo incredibile se si pensa che il presidente Butelli e il suo staff hanno raccolto la squadra in C2 e hanno avuto un tempo risicatissimo per allestire una formazione che si sta rivelando sempre più tosta e robusta, domenica dopo domenica. Dietro a Spal e Pro Patria a quota 24, seguono il Novara a 23, il Padova, sconfitto a Monza, a 21, la Cremonese a 19. E domenica al Mazza, ennesimo big match con il Novara.

“Oggi ci è andato tutto bene – ha detto a fine gara Aldo Dolcetti -, dal vantaggio ottenuto in avvio di gara, al raddoppio ed alla superiorità numerica di tutto il secondo tempo. Quello che ho visto oggi non è sicuramente il vero Legnano, ai miei ragazzi avevo presentato una squadra totalmente diversa rispetto a quella incontrata, mi piace pensare che sia grazie alla nostra prestazione”.

TABELLINO:

Legnano: Ioime, Maggioni, Bertoli, Roselli, Battagli, Rossini, Lantieri, Agazzone, Virdis (55' Enow), Chiazzolino, Nizzetto

Spal: Capecchi, Ghetti, Cabeccia, Savi, Zamboni, Lorenzi, Cazzamalli, Centi, Arma (62' Quintavalla), Bracaletti ('38 Martucci), Moro. All: Dolcetti

Espulso: 52' Maggioni

Marcatori: 12' Bracaletti, 23' Arma, 55' Arma

Arbitro: Stefanini di Livorno

Spettatori. 1.345

fonte:estense.com

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