mercoledì

CALCIO ROVIGO In silenzio stampa per uscire dal tunnel

Bocche cucite sperando che questo possa servire a qualcosa. La notizia arriva da un comuicato che annuncia la decisione della società: "Volontà di concentrarsi sul lavoro" Carmine Parlato (foto Donzelli)

Dopo la sconfitta di domenica ad opera della Giacomense, il Rovigo ha decretato il silenzio-stampa. Il comunicato ufficiale della società dice testualmente: "Il Rovigo Calcio comunica che a decorrere da oggi e fino a nuova data la Dirigenza tutta, allenatori e calciatori non rilasceranno dichiarazioni alla stampa, ciò al fine di meglio concentrarsi sul lavoro, attesa l’attuale situazione".
Il comunicato sembra piuttosto soft nei toni ma le dichiarazioni del presidente Francesco Scerra non lo sono affatto. "Io e miei collaboratori veniamo accusati da più parti di avere sbagliato tutto e che l’attuale situazione sia dovuta a tali errori. Riteniamo di non meritare tali accuse e pertanto abbiamo deciso che è meglio se facciamo silenzio e se ci concentriamo sul lavoro per risollevarci dall’ultima posizione".
Così facendo a pagare sono i tifosi che da ora in avanti non sapranno cosa pensano gli addetti ai lavori in un momento nel quale invece ci sarebbe stato bisogno della collaborazione di tutti.
E una collaborazione
potrebbe essere anche una critica che invece è stata intesa solo come un atto negativo contro la società e la squadra. Sulla panchina biancazzurra in due anni (sinora) si sono alternati cinque allenatori; tre nella scorsa stagione (prima Garuti, poi Bardi e infine Simeoni), due in questa (Giacomarro e ora Parlato).
Già questo indica che qualche errore di scelta è stato fatto; errore ancora più evidente se confrontato col fatto che in due anni, nonostante arrivi e partenze, il Rovigo ha sempre 'frequentato' le zone basse della classifica.
E se questo è accaduto anche la scelta di qualche giocatore non è stata azzeccata visto che i risultati sono stati gli stessi con due rose divese tra loro.
Un trend negativo che è confermato dal gran numero di gol subiti: nella scorsa stagione la difesa biancazzurra è stata a lungo la peggiore dell’intera serie C e ha chiuso con 56 gol al passivo in 34 partite, quest’anno è già a 17 dopo otto gare. Sono dati sui quali la socierà dovrebbe meditare senza stendere tra sé e la città una cortina fumogena che nasconde i problemi ma non li risolve.

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