sabato

Spal, la pista del ds porta verso Pozzi

La scelta potrebbe cadere sull'attuale direttore generale del Brescia:

potrebbe portare con sè alcuni giovani della Primavera, come Wass, Berardi, De Petris, Sarno, Salamon e Rispoli. E per

l'allenatore si parla di Bortolo Mutti o Franco Colomba

PozziPozzi

Ferrara, 28 giugno 2008. La nuova

dirigenza
della Spal ha tenuto il primo vertice per la programmazione della prossima stagione. Il vertice è stato

diretto dal presidente in pectore Cesare Butelli e dal vicepresidente Stefano Bena. Si è parlato di molte cose, ma all’ordine

del giorno c’erano anche le due nomine che più da vicini interessano adesso la tifoseria, ovvero direttore sportivo e

allenatore. Una volta compiuto questo passo lo staff tecnico, che farà capo a Bena, passerà a vagliare giocatore per

giocatore la situazione di questa stagione.

Per quanto

riguarda l’allenatore la situazione è stazionaria. La società vorrebbe un nome

importante, un tecnico di esperienza che sappia dare alla squadra un’impronta forte di personalità e gioco: in cima alla

lista c’è Bortolo Mutti, che ieri mattina ha ritrovato anche il suo nome associato alla Spal sulla Gazzetta dello Sport. A

Mutti piace il progetto Spal, conosce il gruppo che si sta creando a Ferrara e viene da un esonero in B: prima di accettare

una C2, il tecnico probabilmente vorrà valutare le altre proposte che gli sono arrivate, ed in ogni caso la Spal non lo

ufficializzerà prima della nomina del direttore sportivo. In alternativa, altri nomi che sono sul taccuino della nuova

società sono quelli di Attilio Perotti, fermo nell’ultima stagione e di Gianfranco Bellotto, che sta però aspettanto una

chiamata dalla Cremonese. Il sogno della Spal attuale è quello di convincere un allenatore a scendere dalla B alla C2 per

scommettere sul progetto Spal e risalire: un po’ quello che fece Gianni de Biasi quando Roberto Ranzani lo chiamò a Ferrara

da Cosenza. In alternativa, si punterà su un tecnico giovane alla Allegri: da non escludere completamente l’ipotesi di Leo

Rossi, che a Ferrara ha lasciato un buon ricordo. E a proposito di ex, ieri si è sparsa la voce in città che l’allenatore

emergente potrebbe essere Beppe de Gradi, guarda caso secondo di Walter Novellino al Torino.



Ma soprattutto, la vera alternativa tra

gli «esperti» a Bortolo Mutti è Franco Colomba, che a Ferrara è già stato come allenatore negli anni di Donigaglia.

Particolare curioso, negli anni del buio totale, Colomba venne dirottato all’Argentana e l’ex capitano del Bologna declinò

l’offerta. Colomba è dunque la prima alternativa a Mutti. E, a proposito del tecnico, pare il caso di dire che un Bortolo

tira l’altro... dal momento che il nuovo direttore sportivo è da scegliere da una rosa di nomi al cui interno figura anche

Bortolo Pozzi, attuale direttore generale del Brescia in serie B.

Un colpo da novanta, questo, se si ricorda che Pozzi è già

stato protagonista anche in C1, quando arrivò allo spareggio con il Lumezzane nell’anno famoso del «caso» Castori. Il

Lumezzane di fatto aveva vinto il campionato contro il Cesena, che gli strappò invece la promozione in B. A Pozzi si arriva

facilmente per la strada delle «B»: ovvero Butelli, Bena, Brescia. Quasi un gioco enigmistico, ma in realtà un’ottima

prospettiva. Pozzi potrebbe portare da Brescia alcuni giovani della Primavera, come Wass, Berardi, De Petris, Sarno, Salamon

e Rispoli. Esclusa la pista che vorrebbe a Ferrara Mauro Gibellini, quest’anno alla Cremonese vicinissima alla promozione in

B. Resta «praticabile» la strada di Silvio Giusti, direttore sportivo della Lucchese, società della città in cui vive

Butelli. La Spal chiuderà entro i primi giorni della prossima settimana il capitolo direttore sportivo: poi martedì o

mercoledì ci sarà una presentazione ufficiale della nuova società. In questi giorni si saprà anche quali giocatori della

vecchia rosa resteranno a Ferrara e quale sarà il destino di Andrea Mangoni, che potrebbe transare il suo contratto o restare

in società con un altro ruolo.

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