venerdì

Limitazioni alle rose in seconda divisione

LA NUOVA LEGA PRO

Illustrato il meccanismo che premia economicamente le societa' che schierano per almeno 30 minuti a partita un certo numero di giocatori nati dal 1987 in poi. Sono esclusi dai contributi, provenienti dal Coni, i club che schierano giovani che sono in prestito, salvo che la societa' titolare del cartellino non copra, con regolare contratto, tutti i costi del giocatore

La delusione Spal I vertici della Lega italiana calcio professionistico, la Lega Pro che e' il nuovo nome della serie C, hanno incontrato oggi a Firenze le neopromosse in seconda divisione, l'ex C2.

Si e' parlato delle iscrizioni e soprattutto dei campi, visto che non tutte fra Alessandria, Como, Itala San Marco, Giacomense, Figline Valdarno, Sangiustese, Isola Liri, Aversa Normanna e Cosenza hanno a disposizione un campo che rispetti le normative. La Giacomense, che ha un campo da poche centinaia di persone, vorrebbe giocare le gare interne a Ferrara (in alternanza con la Spal), mentre la Sangiustese giocherebbe a Fermo.

La situazione della Giacomense, in particolare, si presenta difficile da risolvere da un punto di vista regolamentare. Il presidente della Lega, Mario Macalli, ha incontrato i dirigenti delle due societa', approfondendo le possibili soluzioni che dovranno essere poi affrontate in consiglio federale. Macalli e il vicepresidente della Lega Archimede Pitrolo hanno poi illustrato il meccanismo che premia economicamente le societa' che schierano per almeno 30 minuti a partita un certo numero di giocatori nati dal 1987 in poi.

Sono esclusi dai contributi, provenienti dal Coni, i club che schierano giovani che sono in prestito, salvo che la societa' titolare del cartellino non copra, con regolare contratto, tutti i costi del giocatore: la circostanza dovra' pero' risultare da un documento ufficiale da depositare in Lega. I contributi, di 16 milioni di euro in totale, sono a progetto e dovranno quindi rientrare in un quadro preciso per poter essere erogati.

Macalli ha anche rammentato che nella seconda divisione, cui era dedicata la riunione, la rosa dei giocatori senza limiti di eta' dovrebbe essere di quindici giocatori al massimo: la decisione ufficiale in questo senso dovra' essere ratificata in una riunione del direttivo di Lega, in programma tra pochi giorni. E' stata anche fatta qualche previsione, non ufficiale, sulla composizione dei gironi e l'altro vicepresidente della Lega, Salvatore Lombardo, che fa parte dell'Osservatorio del Viminale, ha ricordato che spesso il varo dei gironi e' influenzato in maniera decisiva dallo stesso Osservatorio, dai prefetti e dai questori.

Dal punto di vista organizzativo, anche se non si e' sbilanciato in forma ufficiale, Macalli, ha ricordato che la divisione dei gironi va fatta rispettando una logica d'equilibrio: le societa' sarde di seconda divisione per esempio dovrebbero restare nel girone A per poter approfittare dei collegamenti aerei per e da Milano Linate.

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